Dopo un estate caldissima ci troviamo di fronte ad un autunno più mite che ci stimola a riprendere una sana attività fisica che riattivi tutte le funzioni organiche.

Eccoci, quindi, di fronte al dilemma relativo a quale “ginnastica” consigliare ai soggetti in età avanzata. Spesso sentiamo aggiungere il termine “dolce” a un’attività fisica rivolta a chi, cronologicamente e non solo, deve condizionare il proprio corpo ad uno stato di benessere per il recupero sia della “forma fisica” che mentale. 

Al termine ginnastica si attribuiscono molti significati, dalla riabilitativa a quella indirizzata al potenziamento muscolare, dalla correttiva a quella che sconfina in una vera e propria attività sport-specifica.

La ginnastica per gli anziani, invece, deve essere concepita appositamente per la terza età, al fine di favorire la flessibilità muscolo-scheletrica, la capacità motoria e la correttezza posturale globale in persone che, per l’avanzata età, sono meno “sciolte” nei movimenti e devono acquisire una maggiore padronanza del proprio corpo. Ottimizza la funziona del sistema immunitario e allontana l’evoluzione verso l’ipotrofia muscolare, l’osteoporosi e l’artrosi.

L’attività fisica, insomma, allunga la vita, tiene vivo l’intelletto e favorisce il buon funzionamento di organi e apparati. E’ un ottimo antidepressivo!!! 

Sarah Tondini